In tutta la rete territoriale di Acqualagna, è possibile intraprendere itinerari turistici legati, non soltanto alla realtà naturalistica ed enogastronomica, ma anche alla realtà storico-artistica della zona.
Dalla Capitale del Tartufo si snodano diverse attrazioni da non perdere. In questo itinerario ti consigliarmo di recarti nei luoghi più vicini ad Acqualagna, per vivere in primo luogo i preziosi reperti storici della zona. Quindi, partiamo dal Museo “Antiquarium Pitinum Mergens”, per arrivare fino alla Gola del Furlo e all’Abbazia di San Vincenzo.
Dal centro della città partiamo con la visita al Museo “Antiquarium Pitinum Mergens“, luogo che racchiude al suo interno reperti storici di una fattoria romana vissuta fra l’età repubblicana e i primi secoli dell’impero. Qui, potrai vedere arnesi agricoli di quel periodo storico, altre cose venute alla luce nella villa rustica di Colombara, vicino ad Acqualagna, potrai vedere la documentazione sulla città scomparsa di Pitinum Mergens, sulle vicende costruttive della fattoria, sulle modalità con cui essa è stata riportata alla luce.
Terminata la visita al museo, puoi proseguire verso frazione Colombara, in direzione Piobbico. Qui, trovi la Villa Rustica Romana, sito archeologico di interesse particolare scoperto nella metà degli anni ’90. La villa è ancora in fase di scavo e per questo è visibile solo dall’esterno della recinzione che ne delimita l’area. La sua storia si ricollega all’epoca romana, all’età repubblicana. Ricostruendone le vicende, il complesso è stato identificato agli inizi del II secono a.C.. Vicino vi era un’abitato dell’età del Ferro, documentato da ceramiche d’impasto e da una testina di statuetta femminile del III sec. a.C.
Dalla Villa Rustica Romana si prosegue per la via Flaminia in direzione Gola del Furlo/Fano. Inoltrandosi lungo questa strada si arriva all’Abbazia di San Vincenzo, uno dei più antichi cenobi benedettini, la cui esistenza è documentata per la prima volta nell’anno 970, ma è certamente di epoca anteriore. A poche centinaia di metri dall’Abbazia, inizia la Gola del Furlo, una delle forre più imponenti e suggestive dell’Appennino centrale. La zona è stata frequentata fin dalla preistoria. Il tracciato della via Flaminia, è stato potenziato e dotato di nuove infrastrutture dall’imperatore Augusto.