PREMIO BIENNALE “ALDO GAMBA”
Il Comune di Acqualagna attraverso l’istituzione del Premio biennale “Aldo Gamba” vuole promuovere il territorio e rendere omaggio allo scultore Aldo Gamba nato in Acqualagna nel 1881 e ucciso dai tedeschi lungo la via Flaminia nel 1944. Delle innumerevoli opere scultoree la più importante è la realizzazione del monumento dell’Avana in onore di Maximo Gòmez y Bàez (1876-1905) glorioso protagonista della guerra di indipendenza di Cuba.
Il premio vuole favorire la collaborazione con le istituzioni regionali e provinciali, le organizzazioni di categoria, istituti di ricerca e progettazione nel campo dell’urbanistica ambientale con designer e artisti di arte contemporanea, per stimolare la formazione di una rete condivisa sul piano della identità e qualità per poter competere nel campo produttivo e culturale.
Il Premio “Aldo Gamba” si inserisce nel percorso della Pietra D’Autore ed Ecodesign di Acqualagna. Il premio vuole essere l’inizio di un processo di crescita e di confronto tra più livelli progettuali, che promuova la creatività dei laboratori artigianali di Acqualagna e che, partendo dalla tradizione storica della lavorazione della pietra rosa delle cave del Furlo, possa costruire una identità e uno stile come valore aggiunto per tutto il territorio.
La finalità del Premio biennale “Aldo Gamba” è elevare la qualità e l’unità attraverso la comprensione dell’identità naturalistica del luogo e dei beni storico-ambientali utilizzando la pietra come “genius loci”. Il nostro progetto di bando intende superare una diffusa omologazione e proporre una progettualità del design in funzione delle macchine a controllo numerico, ottimizzando la qualità, abbandonando l’ambiguità dell’arte applicata, del made in Italy, che deve essere superata dall’”Italian style” per pervenire ad uno stile formale di manufatti in pietra che siano riconoscibili come identità del luogo. Un luogo che si combina a divenire produttore di cultura sostenibile in armonia con la natura e l’architettura urbana e ambientale, come capacità creativa del territorio di Acqualagna in “avamposto nel silenzio”, pietra su pietra.