Ad Acqualagna e nelle zone circostanti sono presenti molte chiese e conventi. In città si può visitare la chiesa di Santa Lucia, di San Vincenzo, di San Paterniano, quella della Santissima Annunziata e del Santissimo Sacramento. Far visita ad una di queste chiese è un modo per venire a conoscenza della storia religiosa e culturale della zona. Tutti monumenti religiosi esistenti che ci ricollegano al passato. Muovendoci intorno ad Acqualagna, nei paesi vicini, le comunità religiose e le chiese sono ugualmente presenti in numero abbondante.
Come in tutta Italia, l’aspetto spirituale è molto sentito. Ed anche nella zona dell’entroterra pesarese vi sono moltissimi conventi e templi di natura cattolica, che raccontano la storia di Dio, luoghi per ritrovarsi in meditazione a pregare, ma anche per ammirare gli oggetti artistici e storici racchiusi al loro interno.
Le opere religiose arricchiscono il bagaglio culturale di tutti i visitatori che vengono incuriositi dalla tradizione antica legata a queste chiese. Per questo molto interessanti sono i percorsi religiosi studiati per questa fascia di persone, amanti della spiritualità e dell’arte.
Abbazia di San Vincenzo
L’Abbazia di San Vincenzo venne edificata nel periodo del massimo fervore dell’esperienza benedettina. Fu eretta sui resti di un tempio pagano che prosperò grazie alle offerte dei viandanti che dovevano attraversare il Furlo. L’Abbazia assunse la stessa funzione esercitata dal tempio, cioè di riscuotere le offerte fatte a Dio per l’attraversata del Furlo.
Nel 1011 il monastero di Petra Pertusa fu retto da San Romualdo che, nonostante i suoi 104 anni, riuscì a riportare i monaci a costumi più morigerati e a convincere i più bisognosi di penitenza a ritirarsi e costruirsi celle entro la Gola del Furlo, nutrendosi solo di acqua, pane ed erbe. Nel contempo, fece costruire il piccolo eremo di San Ubaldo che aveva il compito di proteggere i viandanti dai briganti e altri pericoli. L’Abbazia divenne sempre più ricca e potente, grazie alle offerte e il tempio divenne maestoso.
Nel 1040 divenne abate di Petra Pertusa San Pier Damiani che aveva solo 33 anni, ma già godeva di ottimo prestigio. In quel periodo il Monastero era spesso oggetto di saccheggi da parte di orde di delinquenti, ma l’arrivo di Pier Damiani coincise con un momento di maggiore calma. I monaci ricominciarono a indossare l’abito bianco e l’Abbazia tornò ad essere un luogo di pace e serenità.
Santuario del Pelingo
Il Santuario del Pelingo, oltre la Gola del Furlo, rappresenta una meta apprezzata soprattutto per chi desidera riposare la mente e il corpo, per la grande spiritualità che vi si respira. Il Santuario ha sempre suscitato l’interesse di numerosi visitatori e fedeli, sia per la bellezza del luogo su cui sorge, alle pendici del monte Pietralata, sia per la fama dei prodigi e per le grazie che i devoti ne hanno riportato.
Fonte Avellana Monastero della Santa Croce
A pochi chilometri di distanza da Acqualagna, nelle pendici del Monte Catria è possibile far visita al Monastero della Santa Croce Fonte Avellana. Si tratta di un luogo spirituale nato intorno all’anno mille dove risiedono ancora oggi monaci camaldolesi. Il monastero è aperto a tutti, ma soprattutto si rivolge a coloro che sono alla ricerca della preghiera e del contatto con Dio.
I monaci accolgono quotidianamente turisti e visitatori che vogliono scoprire l’antichità e la storia del posto, offrono ospitalità e organizzano incontri di Lectio Divina. Inoltre, all’interno del monastero è possibile acquistare prodotti dell’antica farmacia, erbe e spezie prodotte negli orti di Fonte Avellana. Per maggiori informazioni, visitare il sito ufficiale di Fonte Avellana.